Il Centro di Ricerca sullo Sviluppo di Comunità e la Convivenza Organizzativa (CERISVICO), Dipartimento di Psicologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia, ha condotto uno studio per analizzare e organizzare le prove scientifiche che definiscono i concetti di qualità ed efficacia nella formazione sulla sicurezza. Questa ricerca, commissionata da Vega Formazione e Mega Italia Media, leader nazionali nel settore della formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, esamina il tema in modo esaustivo, considerando anche le varie modalità di erogazione della formazione e gli strumenti applicabili.
Di seguito presentiamo un riassunto del lavoro svolto fino ad ora dalle Prof.ssa Diletta Gazzaroli e Prof.ssa Laura Galuppo – Dipartimento di Psicologia – Università Cattolica del S. Cuore, che evidenzia i risultati preliminari dello studio e alcuni punti salienti che possono offrire indicazioni preziose per una scelta formativa di valore.
Per approfondire ulteriormente il tema e vedere i risultati della prima fase dello studio commissionato a gennaio 2024 al “CERISVICO – Centro di Ricerca sullo Sviluppo di Comunità e la Convivenza Organizzativa” dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia, puoi vedere il seminario disponibile nella piattaforma e-learning del nostro sito: QUAL È LA MIGLIORE FORMAZIONE PER INVESTIRE IN SICUREZZA? VIDEOCONFERENZA, AULA O E-LEARNING?
Oggi la valutazione della qualità nella formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro è un tema di grande sensibilità e rilevanza. L'attesa per il nuovo Accordo Stato-Regioni, inizialmente previsto per il 2022 ma ancora non concluso, sottolinea l'importanza cruciale di questo tema, che richiede la definizione di linee guida chiare e affidabili.
Una recente indagine condotta dal Dipartimento di Psicologia dell'Università Cattolica, avviata a gennaio 2024, fornisce un contributo su questo tema. Lo studio si è concentrato sulla raccolta e organizzazione delle prove scientifiche disponibili riguardo la qualità e l'efficacia della formazione sulla salute e sicurezza sul lavoro (SSL), con un'attenzione particolare alle peculiarità della formazione digitale attuale. Tra gennaio e marzo 2024, un'analisi della letteratura internazionale aggiornata, combinata con interviste approfondite a esperti nel settore italiano, ha rivelato diverse sfide attuali nella formazione SSL e criteri necessari per valutare la qualità di un'offerta formativa, sia in presenza che online.
Un elemento cruciale emerso sia dalla letteratura che dalle interviste è che una formazione efficace in salute e sicurezza sul lavoro (SSL) richiede un'attenta progettazione che inizia da una precisa definizione di "salute" e "sicurezza". Questi termini sono soggetti a molteplici interpretazioni che possono influenzare notevolmente il contenuto e l'approccio della formazione.
Tipicamente le proposte formative in materia di SSL si distinguono per il loro focus: alcune si limitano alla trasmissione delle conoscenze sui rischi e le procedure di sicurezza specifiche per un determinato settore, altre mirano a promuovere una maggiore consapevolezza nei partecipanti a riconoscere e gestire rischi anche in contesti nuovi o inediti. Alcune proposte formative, rivolte soprattutto ai preposti o ai datori di lavoro, si spingono oltre, cercando di sviluppare non solo conoscenze ma anche competenze più ampie, come la capacità di comunicare efficacemente i rischi, motivare comportamenti sicuri, monitorare e supportare un corretto reporting e sostenere una cultura del lavoro in cui la sicurezza è considerata un valore strategico.
La letteratura suggerisce che la formazione è più impattante quando non si limita alla semplice trasmissione di concetti e regole, ma si estende a influenzare atteggiamenti, relazioni e competenze trasversali, contribuendo così a creare un clima di accettazione e valorizzazione della sicurezza e della salute sul lavoro. Per realizzare una formazione veramente efficace in SSL, è quindi essenziale non solo impartire nuove conoscenze e tecniche, ma anche toccare aspetti legati alle motivazioni personali, alle dinamiche relazionali, agli atteggiamenti professionali e alla leadership.
Una comprensione approfondita di cosa specificamente si intenda per "salute" e "sicurezza" nelle proposte formative aiuta a definire il potenziale impatto della formazione stessa, indicando quanto ampio o ristretto possa essere il suo perimetro di efficacia.
Dallo studio del Dipartimento di Dipartimento di Psicologia dell'Università Cattolica emerge l'importanza fondamentale della progettazione nella formazione in materia di sicurezza sul lavoro, sottolineando come spesso questa venga trascurata.
Una progettazione efficace deve evitare approcci settoriali e meramente strumentali ed economici, puntando piuttosto su una formazione che sia pertinente e significativa per i lavoratori a livello individuale e organizzativo. Questo richiede una "entry level analysis" per identificare eventuali lacune di apprendimento e comprendere le specificità individuali e organizzative.
In fase di progettazione devono essere inoltre considerati attentamente chi sono i destinatari, il contesto in cui operano e la cultura organizzativa esistente. Il formatore scelto dovrebbe adattarsi a queste specificità per rendere i contenuti non solo chiari e coinvolgenti, ma anche personalmente rilevanti, permettendo ai partecipanti di collegare ciò che imparano alla loro esperienza professionale.
Un aspetto fondamentale della formazione è la creazione di "dissonanza" che incoraggia i partecipanti a riconsiderare conoscenze precedenti o presupposti errati. La qualità della formazione si misura anche dalla sua capacità di stimolare interazioni e riflessioni critiche attraverso un mix di metodologie didattiche, come lezioni frontali, analisi di casi, discussioni su situazioni reali e l'uso di tecnologie come la realtà virtuale.
L'efficacia della formazione, quindi, dipende meno dalla modalità di erogazione (ad esempio in presenza o e-learning) e più dalla sua capacità di rispondere in modo specifico e multimodale ai bisogni dei partecipanti.
La valutazione degli apprendimenti e dell’impatto della formazione è un tema critico che richiede un approccio di complessità mediante una valutazione coerente con gli obiettivi di apprendimento.
Tale valutazione non deve limitarsi a un test finale puramente teorico, ma dovrebbe confrontare i risultati con una baseline iniziale di conoscenze e atteggiamenti, valutare gli effetti sul piano cognitivo, affettivo e relazionale, e includere follow-up per verificare l'effettivo trasferimento delle competenze nel lavoro quotidiano.
Altro aspetto fondamentale è che la valutazione funga anche da strumento di apprendimento, attraverso test che richiedano la revisione di contenuti non ancora assimilati, la possibilità di accedere a consulenze su temi specifici e verifiche che valutano competenze pratiche come il problem solving.
Scegliere un programma formativo efficace implica assicurarsi che la valutazione sia integrata, ben strutturata e funzionale non solo come requisito formale ma come vero e proprio strumento di rinforzo e miglioramento continuo nel contesto lavorativo.
Per scegliere e progettare formazione di qualità è essenziale valutare quindi alcuni criteri fondamentali: definire con chiarezza gli obiettivi di apprendimento attesi, basare la progettazione sui bisogni formativi specifici del pubblico di riferimento e garantire il coinvolgimento attivo dei partecipanti per stimolare la motivazione e l'applicazione pratica. È inoltre cruciale una valutazione metodica ben articolata.
Oltre agli aspetti tecnico-procedurali, è importante riflettere sul valore strategico della formazione e resistere alla tentazione di standardizzare eccessivamente il suo progetto per non comprometterne in termini di efficacia.
Nonostante le questioni legate alla sostenibilità economica e al controllo della partecipazione effettiva, la ricerca e le interviste agli esperti sottolineano che è determinante la qualità della proposta formativa, più che il canale di erogazione (presenza o e-learning). Questo include la capacità della formazione di adattarsi ai diversi contesti professionali e di trasmettere valori significativi.
Questa visione, seppur ambiziosa, è fondamentale per elevare gli standard delle formazioni standard e integrare la sicurezza e il benessere come componenti chiave della cultura organizzativa e dell'esperienza lavorativa quotidiana.
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