FAQ: SERVIZIO CONSULENZA POST CORSO
Il percorso formativo proposto da Vega Formazione si caratterizza per un servizio di consulenza online post-corso gratuito e riservato ai partecipanti che consente una prosecuzione del percorso formativo intrapreso garantendo un accrescimento professionale costante e fornendo utili supporti per la propria professione.
Ciascun partecipante riceverà, congiuntamente all'attestato, un codice di accesso da utilizzare per porre quesiti ai docenti del corso, utilizzando l'apposito spazio web "Area Riservata partecipanti" del sito.
Le risposte fornite dal docente verranno inviate a colui che ha formulato le domande e, se ritenute di comune interesse pubblicate sul sito. Tali domande e risposte sono inoltre accessibili dall'area riservata del cliente.
Principali quesiti formulati dai partecipanti e relative risposte | Inserita il: |
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Il lavoratore che ha seguito il corso per l’uso di PLE (piattaforme di lavoro elevabili), è tenuto a seguire anche il corso lavori in quota? | 05/01/2024 |
clicca per vedere la risposta RISPOSTA: In linea generale il corso per “Addetti ai lavori in quota” (attualmente non normato) prevede una formazione e un addestramento sull’uso dei DPI anticaduta di 3a categoria. Questo corso andrà effettuato da tutti coloro che lavorano “in quota” (con rischio di caduta da più di 2 metri rispetto a un piano stabile). Tuttavia alcuni corsi particolari normati (come ad esempio quello per PLE secondo l’Accordo Stato Regioni 22/02/2012) prevedono nel programma la formazione sui DPI anticaduta solo nell’ambito specifico cui fa riferimento il corso. Pertanto se il lavoratore svolge lavori in quota al di fuori dell’uso del PLE, è opportuno frequenti anche il corso per lavori in quota. | |
Il proprietario della ditta deve avere il patentino per guidare una pala meccanica o altra attrezzatura per cui è necessaria specifica abilitazione ai sensi dell’Accordo Stato Regioni del 22/2/12, oppure in quanto datore di lavoro non è soggetto? | 18/04/2023 |
clicca per vedere la risposta RISPOSTA: Ai sensi dell’art. 69 del D. Lgs. 81/08, comma 1 lett. e) relativamente all’uso delle attrezzature di lavoro, si intende per “operatore: il lavoratore incaricato dell’uso di una attrezzatura di lavoro o il datore di lavoro che ne fa uso”. Pertanto rientrando la pala meccanica nel campo di applicazione dell’Accordo stato regione 22-02-2012 che stabilisce la formazione per l’utilizzo, tra le altre, delle “macchine movimento terra” anche il datore di lavoro che ne fa uso deve frequentare lo specifico corso di formazione per l’abilitazione all’uso della stessa previsto dal succitato Accordo. | |
I corsi di formazione per l’uso di PLE possono essere svolti anche da soggetti minorenni? | 05/09/2022 |
clicca per vedere la risposta RISPOSTA: Nell’Allegato I della Legge 977/67 “Tutela del lavoro dei fanciulli e degli adolescenti” è contenuto un elenco di lavori vietati ai minori, tra i quali è presente, al punto 23, “Manovra degli apparecchi di sollevamento a trazione meccanica, ad eccezione di ascensori e montacarichi”. L’articolo 6 della medesima Legge cita: Pertanto l’adolescente (età compresa tra i 15 e 18 anni secondo la Legge n. 977/67) può accedere al corso PLE, ma non svolgere attività lavorative viste le limitazioni riportate all’articolo 6 della Legge 977/67. | |
Si può usare la PLE all’esterno dell’area di stabilimento, al netto degli obblighi previsti per l’impiego di detta attrezzatura (marcatura CE, manutenzione, formazione dell’operatore)? | 23/06/2022 |
clicca per vedere la risposta RISPOSTA: Il D. Lgs. 81/08, nell’art. 71 sugli obblighi del datore di lavoro in merito all’utilizzo delle attrezzature, al comma 10 prescrive che qualora le attrezzature di lavoro siano usate al di fuori della sede dell’unità produttiva, devono essere accompagnate da un documento attestante l’esecuzione dell’ultimo controllo con esito positivo. | |
Se la piattaforma di lavoro elevabile (PLE) viene noleggiata, è necessario fare formazione all'utilizzatore? E' necessario che il noleggiatore faccia una nomina verso l'utilizzatore? In caso di risposta affermativa, la formazione la deve fare il datore di lavoro o chi noleggia il mezzo/attrezzatura? | 09/11/2021 |
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Nei prossimi giorni dovremmo svolgere un lavoro per mezzo di una piattaforma di lavoro elevabile PLE ad un’altezza di circa 35 m da terra. E’ sufficiente l’ attestato di formazione all’uso di PLE rilasciato ai sensi dell’Accordo Stato Regioni del 22/2/12 o è richiesto altro tipo di abilitazione / permesso, vista la rilevante altezza alla quale viene svolto il lavoro? | 14/10/2021 |
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Nell'utilizzo della piattaforma elevabile (PLE), nello scenario in cui ci sono 3 persone atte all'utilizzo della stessa (uno alla guida, uno ai comandi della cesta a e un altro sulla cesta ad attestare cavi in fibra ottica), tutti e 3 devono essere formati o è sufficiente che sia abilitato all'uso solo chi guida e chi è ai comandi della cesta? | 08/01/2020 |
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Durante l’uso della piattaforma aerea PLE è obbligatorio l’uso di cordino con assorbitore di energia? | 16/01/2019 |
clicca per vedere la risposta RISPOSTA: Premesso che nell’utilizzo delle PLE vanno rispettate le indicazioni previste dal costruttore nelle istruzioni per l’uso, attualmente è disponibile la norma UNI EN 280 “Piattaforme di lavoro mobili elevabili – Calcoli per la progettazione – Criteri di stabilità – Costruzione – Sicurezza – Esami e prove” relativa alle caratteristiche delle PLE, alla quale il costruttore può far riferimento per assolvere ai requisiti previsti dalla Direttiva Macchine e che rappresenta la regola dell’arte nella costruzione delle PLE. Al punto 5.6.14 della citata norma vengono riportate le caratteristiche del punto di ancoraggio per il collegamento di un dispositivo di trattenuta che deve poter resistere a una sollecitazione statica di 3 kN senza raggiungere la resistenza ultima. Per le piattaforme che possono ospitare più di una persona, il requisito di resistenza (sollecitazione statica) deve essere moltiplicato per il numero delle persone. Il punto di ancoraggio del sistema di trattenuta, così come indicato nella norma, non può dunque essere assimilabile ai punti di ancoraggio destinati all’aggancio di componenti di un sistema anticaduta individuati nelle norme UNI 11578 e UNI EN 795 che richiedono una resistenza di 12 kN per singolo utilizzatore. A seguito delle indicazione riportate dalla norma UNI EN 280 e a quanto riportato nella norma UNI EN 363 “Sistemi individuali per la protezione contro le cadute” dove, al punto 3.2.1.1., si definisce il sistema di trattenuta come “un sistema individuale per la protezione contro le cadute che impedisce all’utilizzatore di raggiungere zone dove esiste il rischio di caduta dall’alto”, si può dedurre che evidentemente la previsione di un operatore che cade al di fuori della piattaforma, producendo una sollecitazione dinamica, non viene contemplato nelle modalità di calcolo previste dalla norma tecnica sulla costruzione delle Piattaforme di Lavoro Elevabili (PLE) e che, quindi, l’uso dell’imbracatura è finalizzato a “prevenire” la caduta dalla cesta della PLE. Va pure evidenziato che l’uso del dissipatore su una piattaforma aerea non risulta compatibile con il sistema di trattenuta statico previsto dalla macchina. Infatti il punto 4.4 della norma UNI EN 355 “Assorbitori di energia” indica le prestazioni dinamiche del dissipatore, che deve contenere la forza frenante Fmax a valori inferiori a 6 kN. La forza frenante di 6 kN, dunque non risulta compatibile con i requisiti previsti dal punto di trattenuta della norma UNI EN 280. Concludendo, l’utilizzo dell’imbracatura concordino di trattenuta regolabile è senz’altro necessaria durante l’uso di una Piattaforma di Lavoro Elevabile ma, in base a quanto indicato nelle norme tecniche citate, relative alla resistenza statica del punto di ancoraggio, e al tirante d’aria variabile in funzione dell’altezza di lavoro della PLE, l’utilizzo dell’assorbitore di energia non rientra nei DPI di trattenuta previsti a carico dell’operatore del mezzo. A cura di Ing. Mauro Rossato e Ing. Federico Maritan |