FAQ: SERVIZIO CONSULENZA POST CORSO
Il percorso formativo proposto da Vega Formazione si caratterizza per un servizio di consulenza online post-corso gratuito e riservato ai partecipanti che consente una prosecuzione del percorso formativo intrapreso garantendo un accrescimento professionale costante e fornendo utili supporti per la propria professione.
Ciascun partecipante riceverà, congiuntamente all'attestato, un codice di accesso da utilizzare per porre quesiti ai docenti del corso, utilizzando l'apposito spazio web "Area Riservata partecipanti" del sito.
Le risposte fornite dal docente verranno inviate a colui che ha formulato le domande e, se ritenute di comune interesse pubblicate sul sito. Tali domande e risposte sono inoltre accessibili dall'area riservata del cliente.
Principali quesiti formulati dai partecipanti e relative risposte | Inserita il: |
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Nei lavori in spazi confinati, il 30% della forza lavoro che deve essere personale esperto, va calcolato sul personale totale dell’azienda o rispetto alla squadra impiegata per la specifica attività? | 12/02/2024 |
clicca per vedere la risposta RISPOSTA: La misura del 30% della forza lavoro deve intendersi riferita al personale impiegato sulla specifica attività da svolgersi in ambiente confinato, indipendentemente dal numero complessivo della forza lavoro della stessa azienda. | |
Quali sono i DPI da utilizzare per l'attività in spazi confinati o ambienti sospetti di inquinamento? | 18/05/2023 |
clicca per vedere la risposta RISPOSTA: Relativamente alle procedure per lavori in spazi confinati o ambienti sospetti di inquinamento il richiamo normativo è l’art. 66 del D. Lgs. 81/08, che riportiamo: “È vietato consentire l’accesso dei lavoratori in pozzi neri, fogne, camini, fosse, gallerie e in generale in ambienti e recipienti, condutture, caldaie e simili, ove sia possibile il rilascio di gas deleteri, senza che sia stata previamente accertata l’assenza di pericolo per la vita e l’integrità fisica dei lavoratori medesimi, ovvero senza previo risanamento dell’atmosfera mediante ventilazione o altri mezzi idonei. Quando possa esservi dubbio sulla pericolosità dell’atmosfera, i lavoratori devono essere legati con cintura di sicurezza, vigilati per tutta la durata del lavoro e, ove occorra, forniti di apparecchi di protezione. L’apertura di accesso a detti luoghi deve avere dimensioni tali da poter consentire l’agevole recupero di un lavoratore privo di sensi.” Considerazioni similari vengono fatte relativamente alla presenza di gas negli scavi (art. 121 del D. lgs. 81/08). Pertanto le procedure per lo svolgimento di lavoro in tali ambienti devono essere definite in seguito alla valutazione del rischio e delle condizioni specifiche dell’ambiente all’interno del quale si andrà a svolgere l’attività lavorativa, e di conseguenza sarà necessario definire i DPI con cui proteggere i lavoratori incaricati del lavoro stesso. Tra i DPI che usualmente possono essere utilizzati troviamo: dispositivi per il recupero del lavoratore privo di sensi (imbracature, corde, connettori, verricello, ecc.), dispositivi di protezione delle vie respiratorie (ad esempio maschere antigas o autorespiratore), casco, indumenti di protezione, guanti, scarpe, eventualmente occhiali, fino a indumenti protettivi contro gli agenti chimici. | |
Le vasche antincendio possono essere considerate ambienti confinati? | 25/07/2022 |
clicca per vedere la risposta RISPOSTA: Le vasche antincendio possono essere considerate come “Ambienti Confinati” qualora abbiano le caratteristiche riportate dall’Allegato IV del D.Lgs. 81/08 punto 3 “Vasche, Canalizzazioni, Tubazioni, Serbatoi, Recipienti, Silos”. | |
In caso di attività in ambienti confinati in regime di appalto, tutti gli adempimenti in materia di sicurezza (nomina responsabile, valutazione, procedure, ecc.) sono a carico del Datore di Lavoro della ditta appaltatrice? | 10/06/2022 |
clicca per vedere la risposta RISPOSTA: Gli adempimenti di qualificazione delle imprese, informativa rischi, nomina del Responsabile del Datore di Lavoro per le attività in spazi confinati, rimangono in carico al datore di lavoro committente e non all’impresa appaltatrice. | |
Un'attività di manutenzione da effettuarsi sul fondale di un laghetto artificiale con una profondità di circa 7 metri e con l'impiego di sommozzatori abilitati, è da considerarsi lavoro in spazio confinato a sensi del DPR 177/11? | 04/05/2022 |
clicca per vedere la risposta RISPOSTA: I lavori subacquei, ancorché in laghi artificiali, non rientrano tra le casistiche indicate nel D.P.R. 177/11 per identificare gli “spazi confinati”, pertanto tali attività non sono soggette a quanto prescritto dallo stesso D. P. R. 177/2011. Rimane inteso che le attività lavorative dovranno essere svolte adottando e applicando tutte le misure necessarie per garantire la salute e sicurezza dei lavoratori. | |
Quali qualifiche e formazione sono necessarie ad un preposto per operare in ambienti confinati o sospetti di inquinamento? | 24/02/2022 |
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