FAQ: SERVIZIO CONSULENZA POST CORSO

RISPOSTA:

Certamente, il ruolo di Mobility Manager può essere ricoperto anche da un dipendente che si trova nella sede non obbligata alla nomina di tale figura.

RISPOSTA:

No, il Mobility Manager può essere anche un consulente esterno

RISPOSTA:

La normativa vigente non prevede che il Mobility Manager debba iscriversi al Registro Cepas.

RISPOSTA:
Al fine della verifica della soglia dei 100 dipendenti in ogni singola unità locale, si considerano come dipendenti le persone che, seppur dipendenti di altre imprese e pubbliche amministrazioni, operano stabilmente, ovvero con presenza quotidiana continuativa, presso la medesima unità locale in virtù di contratti di appalto di servizi o di forme quali distacco, comando o altro. Quindi il conteggio deve includere tutti i lavoratori che stabilmente sono presenti presso la sede, sia dipendenti dell'azienda, che di fornitori.

RISPOSTA:
Ai sensi della Legge 77/2021, la nomina del Mobility Manager è obbligatoria per tutte le aziende (con unità locali con più di 100 lavoratori), collocate all'interno di tutto il territorio metropolitano, quindi nel territorio che include tutti i comuni ricadenti in tale "Città Metropolitana", anche quelli con meno di 50.000 abitanti).

RISPOSTA:
La normativa di riferimento (D. I. 12/5/2021), fermo restando l’obbligo di nomina del Mobility Manager nei casi previsti, nelle aziende private non vieta di nominare come Mobility Manager un consulenti esterno.
Per quanto riguarda, invece, le aziende pubbliche, al momento la norma prevede che l’incarico sia affidato al personale già in forza nella struttura.

RISPOSTA:
Per l’adozione del PSCL (Piano Spostamento Casa Lavoro) elaborato dal Mobility Manager non sono previsti specifici "formalismi": tuttavia, includendo un programma di azioni, il PSCL dovrà essere sottoscritto dalla funzione aziendale che vi dovrà provvedere in quanto in possesso dei poteri decisionali e di spesa necessari.